Straordinario effetto di luce e talento, questo lavoro del giovane Händel alla sua prima esperienza in Italia, è punto d’incontro tra la vita musicale più eletta e rappresentativa del nostro paese e la prorompente personalità di ciò che sarà definito da tutti come il principe della musica vocale nei primi cinquant’anni del settecento.
Saranno Alessandro Scarlatti, Bernardo Pasquini, il grande mecenate Ottoboni, e naturalmente il re del violino Arcangelo Corelli a sostenere e partecipare nella Roma del 1707 a questo evento straordinario, che determinerà per sempre un cambio di visione tra drammaturgia e tessuto musicale tale da influenzare tutto il repertorio successivo.