Valter Malosti è al suo primo incontro con Goldoni.
«I due gemelli veneziani è una gran macchina di divertimento con un intreccio trascinante fatto di duelli, amori e disamori, fughe, prigioni, ritrovamenti – scrive –. Ma è anche una farsa nera, inquietante, sulla famiglia, l’identità, l’amore (anche brutale) e la morte».
Ne I due gemelli veneziani si trovano i germogli di quello che sarà il teatro goldoniano, l’attenzione alla società e agli uomini, in quel “gran teatro del mondo” che è fonte di ispirazione e dove il sorriso è reso amaro dagli umori di una società cinica e fredda, animata dall'interesse economico, dall'egoismo e dall'ipocrisia.