Quattro attori, chiusi in uno spazio sotterraneo, come topi operosi, alle prese con le prove di una pièce sulle Brigate Rosse, lavorano, si confrontano, litigano, si confidano, sperano e si deprimono. Si scontrano sulla necessità di “nuove forme” del teatro, sull’utilità o meno della rappresentazione dell’arte, e si convincono reciprocamente che l’unico modo per uscire alla luce del sole è farsi recensire dal critico più potente d’Italia, l’unico che ha davvero il potere di dare senso e consenso al loro lavoro e alle loro vite sommerse.
Esibirsi davanti al famoso critico teatrale, diventa la loro vera ossessione e quando il critico non si presenta alla recita, accecati dal delirio combattente dei personaggi che interpretano, lo sequestrano e lo costringono a vedere lo spettacolo.