Platonov è il fallimento dell’utopia del giovane Cechov, che vuole raccontare la vita cogliendone a pieno i più profondi meccanismi. Questo suo sforzo s’infrange contro l’impossibilità di coglierla nella sua interezza in un testo teatrale, generalmente considerato come “non rappresentabile”, o “impossibile da mettere in scena”. Quello che resta è un gigantesco affresco composto da brandelli di scene, dialoghi, personaggi che cercano un senso a quello che senso non può avere. Che cercano una forma a quello che forma non può avere. Che cercano un fine per quello che fine non ha.