Due donne, Tina e Alfonsina, all’insaputa l’una dell’altra, negli stessi anni e in luoghi paralleli, tentano vie diverse per reclamare libertà dalle quali sembravano escluse. Sono due biografie che raccontano l’idea di seguire un sogno personale e del coraggio necessario per ignorare il pregiudizio, alimentato dallo stereotipo, che le vuole rinchiudere nei ruoli di prostituta, emarginata o donna-uomo. Nella proposta registica di Veronica Cruciani, le due attrici oltre a interpretare Tina Modotti e Alfonsina Strada, in un continuo gioco dialettico tra realtà e finzione, in scena osservano ed elaborano frammenti di un documentario sui due personaggi storici, diventandone di volta in volta le registe, le protagoniste, le interpreti, le autrici, le montatrici.