Un uomo si è barricato nella sua casa d’oro, pronto a difendersi da chiunque voglia ferire la sua solitudine: sia costui venditore, ladro, avventore, fedele di un dio sbagliato… di sicuro è uno straniero. A bussare alla sua porta insistentemente sono invece la moglie e il figlio dell’uomo. Ma effettivamente quei due parenti sono stranieri, appartengono cioè ad un altro stato, cittadini di un altro paese, quello dei morti. Tenuti in vita grazie a ricordi e abiti che l’uomo ha conservato morbosamente in tutti questi anni, sono oggi tornati per accompagnarlo nell’ultimo ballo possibile. L’autore disegna questo distacco ponendo l’uomo dentro casa e gli altri due fuori di essa, raccontando distanze presunte e assunte, erigendo confini d’azione delimitati dai protagonisti stessi, che verranno cancellati solo nell’attimo dello svelamento, della presa di coscienza.