Costruito sulla base di un testo originale di Chantal Thomas attorno a un'improbabile partita di calcio - terreno di gioco e di “danza” - Boys don’t cry, creazione per sette dei quattordici danzatori della compagnia, è una riflessione sulla costruzione dell’identità in una società “chiusa”, attraverso momenti di testo parlato combinati allo stile caratteristico della compagnia, tra hip-hop e fluidità contemporanea.