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La materia prima sono due corpi, due elementi dell’ordinario, due persone, due ritratti, due entità scultoree, due frammenti, due e, a volte, uno unico. Come creta nelle mani di uno scultore i due corpi sono a servizio di questo esperimento, dello stare e restare e del posare, della trasformazione. Declinare un’attrazione misteriosa, oltre le leggi fisiche, è una visione, un tentativo di simultaneità di tempi e spazi.