Čechov considerava Zio Vanja una commedia, quasi un vaudeville. I personaggi, monadi afflitte, annaspano nella noia, perdendosi in sterili sogni. All’interno del testo troviamo un continuo balenio di spunti burleschi; d’altronde i buffoni, i clown, gli eccentrici, non sono l’immagine della solitudine e della tristezza? Ogni personaggio declama i propri sogni, le proprie sofferenze; ogni personaggio anela al bello, al riscatto, all’amore: tutti però incapaci di agire.