Lo spettacolo è l’incontro tra due mondi e due visioni.
In scena insieme, Mimmo Cuticchio e Virgilio Sieni instaurano forme di relazione tra corpo e pupo, ascolto e tattilità.
La relazione tra Danza e Opera dei Pupi rappresenta un elemento inedito e un primo modello che guarda alla trasfigurazione dell’uomo e alla natura del gesto. Corpo e marionetta, trasmissione e tattilità, corpo articolare e gravità, sono gli elementi di questo viaggio nel gesto: una rappresentazione di come l’umano affiori in ogni fragilità del corpo e del pupo messi in relazione tra loro.
I due artisti hanno lavorato sull’anatomia della marionetta e sulle possibilità che il corpo del danzatore ha di appropriarsi di tecniche e azioni artistiche considerate superficialmente “non umane”.
Il centro dell’indagine è la marionetta messa a nudo, la sua ossatura in legno e metallo che pone l’attenzione sul movimento, sulla fragilità del gesto e il modo di sospenderlo. La marionetta permette di confrontarsi con tutto ciò che emerge e va oltre la nostra quotidianità e abitudine, rappresentando una nuova espressività, un nuovo modo di comporre e associare le articolazioni del corpo, un nuovo modo di stare in equilibrio e in gravità.