S’intitola così il nuovo spettacolo di Francesca Reggiani, che però ci tiene a precisare di non identificarsi con il titolo. Lo spettacolo prende a pretesto la caratteristica principale della gatta morta, ovvero la capacità di manipolare gli altri, per raccontare le sabbie mobili del nostro tempo, l’incerto confine tra vero e falso, tra sentimenti e risentimenti, tra buoni visi e cattivi giochi.
Francesca Reggiani affida a brucianti monolghi le sue riflessioni, mette in scena un diario di quotidiane follie, dà voce alle star del circolo mediatico: scienziati, virologi, cuochi, opinionisti. Tutti uniti e vaccinati per spiegarci la vita al tempo della pandemia. Un “one woman show” dai formidabili risvolti comici. Una scorta di buonumore da aggiungere a mascherina e disinfettante per affrontare il difficile momento che ci è capitato in sorte.