Maria Sibilla Ascione: ignara e innocente bambina, nel nome già destinata ad una condizione di metà Vergine innocente, metà Maga; figlia di un noto camorrista del casertano, le cui origini materne la riportano a Cuma, lì dove secondo la leggenda e le testimonianze di Virgilio, risiedeva la dimora della famosa veggente.L’Anticristo: Giasone risorto dai libri di scuola, di cui si innamora Maria Sibilla Ascione da adulta e per il quale compie ogni misfatto, restandone anche incinta. In conseguenza a degli atteggiamenti del marito, violento e fedifrago, Maria in un momento di follia decide di allattare o meglio avvinazzare i figli neonati di parto gemellare con del vino, riducendoli in due mostri.I protagonisti di questa storia sono i due figli, i due scemi che rivivono i fatti, rievocando le pulsioni, gli umori, i suoni, le urla, i mormorii della loro aguzzina; vestendo ed espiando attraverso i suoi lerci ed ammuffiti abiti gli intenti e i moniti di colei che li ha lasciati al mondo, ma a