Laura Curino e Lucia Vasini raccontano magistralmente le storie dell’Anello forte che lo scrittore Nuto Revelli, cantore di un’Italia contadina d’altri tempi, assegna alle donne. Memorie di lavoro e tenacia, storie struggenti di soprusi ed emancipazione dove in campagna prima e nell’industria poi si affrontano i desideri di autonomia e libertà, le ambizioni di un futuro diverso per se stesse e per i propri figli. Anna Di Francisca, che ha selezionato le storie e curato la regia dello spettacolo, intreccia le interviste originali fatte da Revelli alla fine degli anni ‘70 in Piemonte, tra il Cuneese e le Langhe con materiali di repertorio dell’Istituto Luce relativi alla vita delle donne in quegli anni, così come con le foto scattate negli anni di quella ricerca e altre fonti di repertorio sul lavoro femminile e sull’emigrazione, senza dimenticare l’importante contributo della musica. Le conversazioni raccolte in un mondo così arcaico fatto di donne semplici, spesso analfabete, con orizzonti angusti e limitati, si rivelano essere scintille, embrioni vitali di quello che poi saranno i temi portanti dei vari dibattiti femminili.