La chiamavano La Lupa. Oggi come ieri, è la donna che non si vergogna della sua sensualità e viene per questo additata dal contesto sociale perché libera, strana, diversa.
Lei, che di quella tentazione amorosa e carnale per Nanni si considerava la vittima.
L’ossessione la spinge fino al gesto estremo di dargli in sposa la figlia Mara, per non perderlo.
Il gioco tra vittima e carnefice è un gioco al massacro. Insieme vivono nel “peccato” e nella follia. Forse solo la morte potrà salvarli.