Una storia affascinante dal sapore antico, un omaggio alla Sardegna, alla musica di Marisa Sannia e alla scrittura di Salvatore Niffoi.
Corrado d’Elia interpreta una grande storia, radicata nella terra di Sardegna, di cui racconta le asperità, la forza e la magia. Abacrasta, un paese – immaginario ma verosimile- nel cuore della Barbagia e? meglio noto come «il paese delle cinghie»: molti fra coloro che vi abitano ad un certo punto della loro esistenza sentono il richiamo della Voce e corrono ad impiccarsi. Legano al collo la cinghia e dicono addio alla vita. Finche? un giorno non arriva Redenta Tiria, «una femmina cieca, con i capelli lucidi come ali di corvo e i piedi scalzi», e i suicidi cessano. «Sono la figlia del sole, e sono venuta per portare la luce nel paese delle ombre».
Corrado d’Elia in questo spettacolo si serve di una lingua “ibridata”, che si fonda sulla commistione di italiano e limba. Accompagna il racconto la voce magica e incantata di Marisa Sannia, una musica che sa di terra, di magia e di meraviglia, il cui suono penetra nel profondo mistero della vita e della morte.