Lucrezia Lante della Rovere e Stefano Santospago interpretano un continuo gioco di specchi, un divertissement sulla funzione dell’Artista e sulla necessità del Teatro oggi, nella nostra società post pandemica.
Dialogo intimo e vibrante, divertente e commovente, lo spettacolo, conosciuto in Francia con il titolo “Sarah et le cri de la langouste”, è una commovente evocazione della grande attrice al crepuscolo della sua vita, nella sua villa di
Belle-Ile-en mer, nel momento in cui scrive il secondo volume delle sue memorie.
Nonostante le raccomandazioni del suo medico, Sarah si espone per troppe ore al sole. Ha bisogno di luce, di calore, di affetto. Al suo fianco, il suo fedele segretario Georges Pitou, suo unico confidente e testimone. Sarah ricorda gli episodi della sua vita, rivive le sue grandi interpretazioni, chiede al suo fido segretario di reinterpretare tutti i personaggi che ricorda perfettamente a memoria: sua madre, un amante, un marito, un medico, un impresario texano persino Oscar Wilde.