Kassandra: microfono e synth alla mano, la profetessa compone sonorità in cui si fondono il lirismo del verso greco e la musica elettronica. Con lei, la sua automobile che le è casa, palcoscenico, memoria, tomba. Kassandra vende il suo corpo e si perde nelle parole di una lingua non sua. Con la strafottenza dei visionari accoglie il pubblico, lo seduce e a lui si dona raccontandosi senza filtri.
Uno spettacolo ironico e graffiante ma profondamente toccante, che parla di un dramma umano
dell’oggi attraverso le tensioni del mito.
Spettacolo in inglese esperanto (versione ipersemplificata di inglese comprensibile a tutti)