Sicilia, 1940. Concetta, ragazza silenziosa e innocente, viene barattata dal padre caduto in disgrazia con una capra gravida e affidata a Donna Anna, tenutaria del bordello del paese. Lei, estranea ai piaceri della carne e a qualunque "adulta" concezione della vita, non oppone nessuna resistenza. Ben presto la fama della nuova arrivata raggiunge tutto il paese: ma nessuno sa di preciso quali piaceri regali agli uomini per farli impazzire così tanto. Malgrado tutti millantino di mirabolanti prestazioni, dentro la stanza del bordello, nessuno di loro l'ha mai toccata. Concetta è vergine.
Un microcosmo siciliano fatto di omertà, violenza e presunzione, ma anche di quell’autenticità tipica della carnalità isolana. I ruoli sociali si liquefanno tra le quattro pareti di una stanza, per poi solidificarsi nuovamente.