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Una umanità in attesa: giovani, sono soprattutto giovani. Hanno strategie di sopravvivenza, ironia e una dose di cinismo. Serve lavorare, serve un colloquio. Sembrano parcheggiati, aspettano: un posto, un impiego, un incarico all’altezza di curricola straordinari. È una competizione senza esclusione di colpi, ma con tracce di solidarietà.
Il mercato della carne è una commedia di feroce lucidità. Nulla cambia, nel paese in cui il cosiddetto “ascensore sociale” va al contrario: chi è ricco diventa sempre più ricco, chi è povero sempre più povero.