Una festa di compleanno, fine anni Novanta. Musica pop, elettronica, battute, palloncini e paesaggi sonori. È l’universo di una possibile piccola Genevieve Murphy: ci immergiamo nella sua mente, dove la compositrice e performer ci porta a spasso, alla ricerca del punto dove la nostra epoca tutta individualizzata trova le connessioni con il mondo esterno. Così I Don’t Want To Be An Individual All On My Own svela il potere dell’empatia, del legame sottile tra gli umani, oltre la paura e la curiosità del sapersi ignoti.