Ditegli sempre di sì è uno dei primi testi di Eduardo De Filippo, scritto nel 1927 e messo in scena l’anno successivo da Vincenzo Scarpetta. Ripreso all’inizio degli anni Trenta per la compagnia che aveva fondato con i fratelli, racconta le vicende di Michele Murri (Gianfelice Imparato) che, dopo un anno trascorso in manicomio, torna a casa, ospite della sorella Teresa (Carolina Rosi). L’uomo è ben lontano dalla guarigione, ma nessuno sembra accorgersene. La sua pazzia si esprime nella mania di perfezione e nell’incapacità di comprendere le sfumature delle parole: per lui ogni metafora, ironia o allegoria corrisponde alla verità. Ne nascono equivoci e incidenti – da cui il titolo che invita a “dirgli sempre di sì – che coinvolgono i familiari e i conoscenti.
Un’opera vivace e colorata, una commedia divertente che, pur conservando le sue note farsesche, suggerisce serie riflessioni sul labile confine tra salute e malattia mentale.