Fine pena ora porta in scena la corrispondenza, lunga oltre 30 anni, tra un ergastolano e il suo giudice. La storia di due mondi, di due vite completamente diverse e all'apparenza inconciliabili che, lettera dopo lettera, trovano un punto di unione. L’umano viene posto al centro, con i suoi limiti, le sue contraddizioni, con il suo desiderio di ricreare un punto zero.