Considerata l’apice del romanticismo nel balletto, Giselle si basa sulla leggenda delle Villi, spiriti delle giovani morte prima del matrimonio. Quando cala la notte si dice che escano dalle loro tombe e costringano i viaggiatori ribelli a danzare fino a che i giovani non muoiono per la stanchezza. Il primo a scriverne è il poeta tedesco Heinrich Heine; poi l’autore francese Théophile Gautier, che insieme a Henri de Saint-Georges adatta la storia per crearne il libretto per un balletto. La musica viene composta da Adolphe Adam mentre la coreografia è opera di Jean Coralli e Jules Perrot. Nel 1880 Marius Petipa ne rivede la coreografia e crea una sua produzione che debutta a San Pietroburgo.