L’uomo che era ed è antifascista – imprigionato per due anni a Regina Coeli - si carica di tutto il peso della storia fascista italiana per poterla traghettare verso altre possibilità, per poterla riscattare. Il suo linguaggio appare schietto solido ed emotivo, più che politico o, in ogni modo, pieno di una retorica positiva e umile molto diversa da quella di oggi. Con “De Gasperi: l’Europa brucia” TSB e LAC di Lugano indagano l’uomo in cerca di soluzioni razionali, concrete, pragmatiche che ha assorbito dalla sua terra, dalla sua lingua materna. Interessandosi al suo sguardo oggettivo e il suo linguaggio che non sa trovare parole di menzogna.
Lo spettacolo intende indagare questo frammento di storia italiana nella stretta e fonda prospettiva della vita dell’uomo/statista Alcide in rapporto con i suoi collaboratori e con la sua vita intima. “De Gasperi: l’Europa brucia” si propone di mettere in scena la statura e la complessità, le luce e le ombre di un uomo d’altri tempi che aderisce totalmente al suo compito politico tanto da non vedere più i confini tra sé e la nazione, tanto da caricarsene il peso, diventandone poi, inevitabilmente, artefice e vittima.