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Ogni parola è una goccia di sangue, rossa, lenta agonia che tutto invade, tutto impregna come preghiera fragorosa e vana. Impetra amore questa preghiera, un rosario sgranato, spezzato, incenerito. E il sangue e la cenere si mischiano, un fango esanime su cui nessun dio soffierà il suo alito di vita. E' l'ultimo atto, l'ultima stazione, l'ultima, disperata possibilità di chi ama di farsi amare ancora, di ottenere che quel fango di sangue e cenere sia ancora cuore, sia ancora vita. "Cenere" è un baratro oscuro, una supplica strisciante, è un canto d'amore perduto.