Nel 1935 Eduardo e Pirandello coronarono la collaborazione artistica con L’abito nuovo – uno scenario di Luigi Pirandello dialogato in due atti e tre quadri e concertato da Eduardo De Filippo, che andò in scena nel 1937, al teatro Manzoni di Milano. Il loro progetto nacque intorno all’omonima novella di Pirandello, che Eduardo individuò come adatta ad una trasposizione teatrale. Eduardo restò affascinato dalla figura del protagonista della novella, lo scrivano Michele Crispucci, un personaggio che partendo da un’umile condizione sociale, non accetta l’eredità che la sorte gli predispone, pur di non perdere la sua dignità e la sua onestà. Un testo aspro per l’epoca ma di straordinaria attualità che ha ispirato nuovamente un incontro tra Michelangelo Campanale, che dipinge la scena con una regia visionaria ispirata alla poetica pirandelliana e Marco Manchisi che ne cura il testo comparando fedelmente il dramma del 1935 e la riscrittura che Eduardo effettuò per le riprese RAI del 1965.