Lo spettacolo nasce da un cantiere teatrale aperto, nel quale numerosi artisti sono intervenuti su materiali performativi proposti loro da Lorenzo Gleijeses. Nel confronto con Eugenio Barba, la matrice originaria ha incontrato l’opera di Franz Kafka, deflagrando in molteplici piani di lettura.
È la vicenda di un danzatore, omonimo del protagonista della Metamorfosi di Kafka, prigioniero della continua ripetizione dei propri “materiali performativi” in vista di un imminente debutto. Ma il suo perfezionismo lo catapulta in un limbo in cui si erodono i confini tra reale e immaginario, tra teatro e vita quotidiana.