Tre anni dopo la fine della pandemia, Cosimo Cannavacciuolo vedovo ipocondriaco, costantemente alla ricerca di certezze, si ritrova a combattere la solitudine e gli stenti dovuti al fallimento della propria attività di antiquariato, che lo ha costretto a riempirsi casa della merce invenduta del suo negozio, e a dover lottare contro l’ombra incombente della banca che minaccia l’esproprio e la confisca del suo appartamento.
Salvatore, vedovo ma bizzarro custode del palazzo, non ha mai manifestato eccessive simpatie nei confronti del povero Cannavacciuolo.
Ma la vera angoscia di Cosimo, oltre all’ingombrante presenza di Salvatore, è rappresentata dai suoi vicini di casa, i coniugi Tomacelli, depositari di un drammatico segreto, che da mesi contribuisce a rendere ancora più complessa la sua quotidiana lotta per la sopravvivenza...