ROMEO E GIULIETTA - NATI SOTTO CONTRARIA STELLA

Ale e Franz: Romeo e Giulietta tra comicità e poesia

Recensione:
Romeo e Giulietta

In Romeo e Giulietta. Nati sotto contraria stella, con regia e drammaturgia di Leo Muscato, due attori male in arnese, interpretati da Ale e Franz, affiancati da una compagnia in disarmo, si presentano sulla scena per raccontare a modo loro la celebre tragedia shakespeariana, diretti da un regista che al bisogno si improvvisa tappabuchi per i piccoli ruoli.

Una commedia di caratteri

Protagonisti non sono più i personaggi del dramma ma gli attori stessi che, in equilibrio tra tragedia e commedia, raccontano prima di tutto loro stessi. Ognuno rappresenta un carattere: l’avanguardista, l’attorone, il promiscuo, ed ognuno ha una sua storia che l’ha condotto su quel palcoscenico. Nonostante il testo sia interamente shakespeariano, fatta eccezione per il breve prologo, il rischio di queste riscritture che strizzano l’occhio al cabaret è che il “carattere“ prenda il sopravvento sul testo, come in parte si verifica in questa produzione. Per la prima parte dello spettacolo si ha infatti la sensazione che la ricerca della comicità e di una marcata caratterizzazione dei personaggi prevalga sulla visione d’insieme, trasmettendo una sensazione di frammentarietà.

La regia di Leo Muscato propone comunque soluzioni interessanti, a partire dall’essenziale apparato scenico, usato con grande intelligenza, riuscendo spesso a creare situazioni in cui comicità e poesia si toccano. Non mancano però i momenti di puro divertimento: uno su tutti la scena del corteggiamento in casa Capuleti, in cui la commistione tra trash e sublime convive in perfetta alchimia. Lo spettacolo sembra però iniziare a girare veramente solo nella seconda parte, quando le gags cedono il posto al testo -Shakespeare d’altronde è un compagno di viaggio difficile da domare ed alla fine tende sempre a prendere il sopravvento- e la storia acquisisce una sua fluidità.

Franz interpreta una Giulietta intensa e partecipe

Gran parte del merito della svolta va attribuito ad Ale, che, nei panni en travesti di Giulietta, nonostante costume, trucco, e situazioni portino verso il comico, regala un’interpretazione intensa e vibrante che, soprattutto nel finale, fa dimenticare che si sta assistendo ad una commedia, toccando corde profonde a livello emotivo. Ottima la complicità con il Romeo di Franz che crea un personaggio in equilibrio tra lirismo ed ironia. Nel gruppo degli altri attori, in cui ognuno interpreta più ruoli, spicca la bella prova di Eugenio Allegri interprete tra gli altri di uno spumeggiante Mercuzio e di una stralunata Madonna Capuleti.

Funziona bene anche Marco Gobetti come Frate Lorenzo, mentre la caratterizzazione del figurante che tartaglia, impersonato da Marco Zannoni, gioca negativamente sul ritmo della recitazione ed anche il suo tormentone legato al personaggio della nutrice che continua a ripetere il monologo della caduta di Giulietta non funziona fino in fondo. A coordinare il tutto vi è la figura del regista “suo malgrado” interpretato da un divertente Paolo Graziosi, mentre gli incisivi stacchi musicali che separano le varie scene sono eseguiti dal vivo da Roberto Zanisi.

Uno spettacolo in crescita che probabilmente necessita di qualche replica per essere completamente a fuoco ma che ha saputo conquistare e divertire il pubblico del teatro romano.

 

Visto il 19/07/2019
al teatro Romano di Verona (VR)

Romeo e Giulietta - Nati sotto contraria stella
Prosa
Informazioni principali
Regia
Leo Muscato
Protagonista
Ale e Franz

Davide Cornacchione

  Redattore

Studi classici e laurea in farmacia. La lettura del Macbeth di Shakespeare suggerita da una lungimirante insegnante di italiano in terza media ha stim...

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