Un teatro rituale, un’ambientazione schizofrenica, una performance muta dove le immagini, i gesti meccanici ripetuti fino all’esasperazione, i suoni assordanti da atmosfera horror dicono molto più delle parole. Abattoir Fermé, questo insolito ensemble fiammingo ci conduce attraverso la performance “Mythobarbital” in un mondo alienato, in un sogno/incubo cosciente dove un uomo e due donne, in un salotto atipico, condividono una quotidianità allucinata.
In scena, ridotta all’essenziale, pochi ma significativi oggetti: un divano, un tavolino, tre aspirapolveri fuori controllo e un carrello da supermercato con dentro una serie di ingredienti “culinari”, dalla Red Bull al caffè, dal latte alle crocchette per gatti.
Un’immagine veritiera ed assolutamente impietosa della realtà dei nostri tempi condita da isterismi, nevrosi e sprechi consumistici (sottolineato dai gesti meccanici e ripetitivi) e che porta in scena una rappresentazione di sicuro impatto visivo tra luci, colori e immagini estremamente espressive in cui i corpi nudi più che una provocazione appaiono una scelta consapevole e quanto mai ironica.
Una performance che colpisce certamente, divide forse e non lascia indifferenti ma che nello stesso tempo non convince pienamente come di fronte ad un lavoro mal riuscito o peggio incompiuto.
Visto il 27/01/2011
al teatro Della Tosse di Genova (GE)
