
Mozart in formato disegni animati, Coloratissimi, vivaci, poetici. Un singspiel mozartiano: Bastien e Bastienne in forma d’opera semi scenica con orchestra e cantanti. Un musicologo e un baritono, attori per un giorno in un video dove una trama originale, ideata, sceneggiata e realizzata da Giacomo Fornari e Nicola Ulivieri, s’intreccia con quella della storia mozartiana che ha come soggetto, l’amore. Nasce così MOZartoons, spettacolo multimediale. Un omaggio al genio universale della musica, iniziato con il Concerto per pianoforte Kv 414 eseguito da Lilian Akopova, pianista dotata di maturità interpretativa, fraseggio leggero, pulito, un incarnato mozartiano di tutto rispetto, accompagnata dall’Orchestra dell’Accademia Mahler di Bolzano, diretta da Jürgen Kussmaul. Un’esecuzione per introdurre un thriller che mescolava realtà e fantasia, storia della musica e un gioco di rimandi, frutto di una lunga attività di studio e ricerche filologiche in campo musicale, operata da Giacomo Fornari, presidente dell’Istituto musicale Vivaldi di Bolzano. Bastien e Bastienne è un’opera minore, composta da Mozart su commissione di Franz Mesmer, appartenente alla massoneria. Deluso dalla mancata messa in scena di un’altra sua creazione: La Finta Semplice, rifiutata dal teatro, il compositore scrisse Bastien, da eseguirsi nel giardino del palazzo in cui viveva il suo committente. Dall’inconscio si materializzano le scene di questo Singspiel, creato in circostanze poco chiare. Fornari è Jakob von Bäcker, lo psichiatria che cerca di scoprire un mistero: perché Freud suo maestro, spaventato dalla diagnosi, ha fatto sparire la cartella clinica del suo paziente? Nicolaus Olivenbaum un illusionista, alias Nicola Ulivieri, baritono d’ottime capacità vocali, qui in veste anche d’attore e regista. Un incendio sembra aver bruciato la cartella. Grazie alla musica dell’opera di Mozart in cui cantano Ulpiana Aliaj (Bastienne), Raffaele Prestinenzi ( Bastien) ed Enrico Marchesini (Colas), lo psichiatra scopre che Freud si era spaventato dalla diagnosi. L’illusionista rivive un’ossessione musicale, sente la musica di Mozart, rivive le scene di un amore contrastato tra Bastien e Bastienne. Ecco che la storia si materializza con la proiezione su un grande schermo dei disegni animati di Saul Darù, che ricordano le scenografie barocche mosse da macchine teatrali, capaci di stupire. Colori vivaci, immagini astratte, sfondi blu elettrico, paesaggi poetici ambientati in un giardino dal disegnatore originario di Trento, che ha studiato attentamente la partitura ascoltando la musica per ispirarsi. Un pretesto per far rivivere l’opera di Mozart, ispirato dal filosofo Rosseau. Poco alla volta lo psichiatria svela l’arcano. Il suo paziente sente e vede nella sua mente ciò che Bastien e Bastienne provano. L’amore e le sue forme. Un amore che per Olivenbaum – Ulivieri, qui dotato di talento attoriale, raro per un cantante d’opera, significa insieme alla musica, “qualcosa che regna sopra ogni altra cosa”. Lo spettacolo è un progetto multimediale originale e innovativo. La musica eseguita dal vivo dall’Orchestra – in questa parte – diretta da Friedemann Eichorn, sottolinea efficacemente l’azione scenica, la voce di Ulpiana Aliaj predomina su tutti per presenza scenica, ben impostata sa reggere anche le note più alte, mentre Bastien, interpretato da Raffaele Prestinenzi, dimostra delle difficoltà nell’emissione dei fiati, ancora un’immaturità interpretativa data dall’età. Con loro anche Enrico Prestinenzi nelle vesti di Colas, timbro maturo, un basso baritono promettente. Va riconosciuto il merito a Giacomo Fornari e Nicola Ulivieri di offrire a giovani musicisti e cantanti in formazione, la possibilità di farsi conoscere e apprezzare per il loro talento, nel difficile mondo dello spettacolo. Festoso successo per tutti i protagonisti. Bolzano Teatro Studio – Teatro Comunale 19 settembre 2008.