Teatro

Speciale Parola e Gesto 2009: vince Laura Pozone

Speciale Parola e Gesto 2009: vince Laura Pozone
Si è conclusa ieri la serata finale della quattordicesima edizione del concorso “la parola e il gesto”. Il concorso, unico in Italia nel suo genere, ha ottenuto anche quest’anno grande approvazione da parte del pubblico e delle partecipanti. La giuria tecnica, in occasione della serata finale, è stata presieduta dal grande attore Roberto Herlitzka cui è stato consegnato il “PREMIO IMOLA PER IL TEATRO 2009” e la cui partecipazione è stata accolta con piacere immenso e una meravigliosa accoglienza da parte degli organizzatori, del pubblico e dell’intera città di Imola. Le attrici finaliste, emozionate e tese, sono riuscite a regalarci le ultime sensazioni con l’intensità e la passione di sempre. LAURA POZONE (“Lasciami andare madre” di Helga Schneider dal titolo: A Birkenau leggevo Kant - adattamento dell’attrice -) è la vincitrice ufficiale del concorso, a lei sono andati all’unanimità anche il Premio del Pubblico e il Premio della Giuria dei Giovani. Le sue donne tristi, poliedriche, portatrici di sentimenti celati e ricordi impronunciabili, sono state apprezzate dall’intera platea. Un elemento determinante ai fini della vittoria, è stata la notevole capacità versatile dell’attrice nel passare da un ruolo all’altro, senza perdere di vista la specificità di ogni personaggio e il suo mondo interiore. Il testo scelto per l’ultima serata è stato premiato anche per l’elevato valore dell’evento storico cui si collega. Laura è riuscita a comunicare con semplicità e chiarezza sentimenti e ricordi attraverso una profonda ri-evocazione grazie a un sapiente uso del mezzo espressivo e della plasticità corporea. TERRY PATERNOSTER (monologo tratto da “Nel nome del Padre” di cui è anche autrice). Il secondo posto è stato conquistato da un raro esempio di teatro civile di notevole intensità scenica e commozione. L’attrice è riuscita a dar vita a un personaggio/persona “dimenticato” e per questo portavoce di un’intera fetta di umanità sempre più silenziosa e lontana nella memoria collettiva. L’attrice ha scritto e interpretato il testo, dando prova di elevata sensibilità artistica, evidente nella scelta delle parole e del ritmo conferito al testo. Terry Paternoster è riuscita a entrare in forte empatia col personaggio, ed è per questo riuscita a rivelare al pubblico la sua storia e il suo desiderio di essere ricordato, ripensato, riascoltato. PINA DI GENNARO(“Notturno di donna con ospiti” di Annibale Ruccello) La forte presenza scenica e la duttilità espressiva dell’attrice sono bastate a dare corpo e vita alle più recondite emozioni dell’animo umano. La notevole fisicità, la capacità di trasfigurazione del testo nel corpo e l’utilizzo di oggetti simbolo, sono solo alcuni degli elementi che hanno conferito al monologo una profonda umanità e verità. Attraverso l’uso di un napoletano “pulito”, di una lingua che da sola basta a creare scenografie evocative di sensazioni, Pina Di Gennaro ha portato sulla scena non uno ma tanti personaggi con le loro vite e realtà, emozionandosi ed emozionando. Tante donne si sono susseguite sul palco di questa edizione, molte le abbiamo conosciute, alcune le abbiamo amate, altre hanno lasciato solo una scia e la curiosità di scoprire cosa avrebbero potuto dire ancora…tutte indistintamente si sono mostrate nella loro essenza, si sono mostrate al pubblico e a se stesse con entusiasmo, speranza, passione. Il teatro è un luogo di riconoscimenti e credo che alla fine di questo concorso ognuno ha portato con sé un frammento di un’emozione più grande, un volto, una parola, un gesto…..

Loredana Borrelli

  Redattore

"Storica penna" di teatro.it e psicologa. Da sempre intenta a coniugare queste due grandi passioni. Fa parte per 5 anni della Compagnia Teatrale G...

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