
La scienza incontra il teatro al Franco Parenti di Milano, fino al 15 aprile, con "Rosalind Franklin - Il segreto della vita", uno spettacolo di Anna Ziegler, con la regia di Filippo Dini, che vede in scena nel ruolo della protagonista Lucia Mascino, insieme al regista Dini e a Giulio Della Monica, Dario Iubatti, Alessandro Tedeschi, Paolo Zuccari.
Storia di una scienziata ribelle e di meriti mai riconosciuti
Scorrendo la lista dei Premi Nobel per la Medicina, impossibile non notare il nome dei tre scienziati che vinsero il premio nel 1962 per aver scoperto la struttura del DNA, così come, a riguardo, è facile pensare alla famosa “Fotografia 51”, che avrebbe fornito le basi proprio per la scoperta premiata. Non tutti sanno che la fotografia è frutto però delle ricerche di una scienziata del King’s College di Londra: Rosalind Franklin.
È proprio su Rosalind che il teatro accende finalmente i riflettori: ambientata tra il ‘51 e il ‘53, la pièce racconta gli anni cruciali della vita della Franklin, quando, chiamata al King’s College di Londra per studiare le molecole del Dna (studi ai quali la famiglia si era opposta fin dall’inizio), per prima nella storia riuscì a scattarne un’immagine, rivelando al mondo l’esistenza della doppia elica. Un’intuizione che avrebbe fatto passare la Franklin alla storia, se non le fosse stata sottratta dall’ambizioso collega di Cambridge, James Watson, che insieme al collega Francis Crick fu premiato con il Nobel nove anni più tardi, quando ormai Rosalind era prematuramente scomparsa, a soli 37 anni.
Storia di una donna e delle sue contraddizioni
Lo spettacolo non vuole solo narrare l’episodio degli scienziati che “dimenticarono” persino nel discorso di ringraziamento per il Nobel di citare la collega ormai scomparsa, ma affrontare il personaggio di Rosalind a tutto tondo. Non avrebbe raggiunto la sua posizione di brillante ricercatrice, infatti, se non fosse stata la donna che era: “meravigliosa e detestabile, limpida e contraddittoria, ambiziosa e vigliacca, fuori dalle umane catalogazioni e impossibile da raccontare”, come annuncia il programma di sala.
Ad interpretarne il difficile ruolo sarà Lucia Mascino, conosciuta dal pubblico del Teatro Franco Parenti negli spettacoli di Filippo Timi e protagonista dell’ultimo film di Francesca Comencini ‘Amori che non sanno stare al mondo’.
Con la sua recitazione intensa e sincera, sarà lei a dare corpo a questa figura femminile difficile, che finalmente sta avendo il riconoscimento che merita, e che è recentemente diventata anche una delle storie per “bambine ribelli”, perché a volte ribellarsi al proprio ruolo può portare anche a scattare la fotografia che cambia la scienza.
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