
Dopo il debutto al Palladium nel 2015 e il conseguimento di svariati premi, torna in scena Radio Aut la voce di Peppino Impastato, di e con Pierpaolo Saraceno accompagnato da Maria Paola Tedesco presso l' Ar.Ma Teatro il 21 settembre 2017. Tre tappe narreranno la vita di Peppino, accompagnato dalla madre Felicia Bartolotta e da un danzatore che lo condurrà dalla dimensione terrena a quella eterna.
Tra la contemporaneità e il passato: flashback
Un palcoscenico diviso a metà, tanto quanto Peppino, figlio del mafioso Luigi Impastato e al contempo di un'ideologia socialista, opporrà il racconto attuale della madre Felicia ai flashback della vita del protagonista. Il tutto risalterà nitidamente sulla scenografia semplice, che profuma di antico e vecchi mobili.
Onda Pazza a Mafiopoli
Classe 1948, Peppino era un uomo di cultura, giornalista e membro della Democrazia proletaria. Fu assassinato 30 anni dopo dalla mafia, che tanto aveva beffeggiato nel programma più seguito nella radio da lui fondata nel '77: Onda Pazza a Mafiopoli. Don Tano Badalamenti veniva spesso burlato in onda, irritando il malavitoso. Tramite le tre tappe fondamentali, si passerà dall'attività in radio, al racconto sofferto della madre sino alla sua morte.
"Negli occhi la voglia di cambiare"
Nonostante Felicia lo avesse più volte invitato a desistere dalla lotta assidua per difendere l'ideale dell'onestà e cambiare le sorti della Sicilia, Peppino rimase fermo nella propria posizione candidandosi nella democrazia proletaria. Non venne mai a conoscenza dell'esito delle elezioni. L'assassinio fu spacciato per suicidio deponendo il corpo del giovane imbottito di tritolo sui binari. "Si sa dove si nasce ma non come si muore e non se un ideale ti porterà dolore", ricordano i Modena City Ramblers nel pezzo a lui dedicato.