Teatro

Ornella Vanoni al Pomigliano Jazz Festival con i suoi più grandi successi

La cantante milanese ha rivisitato la canzone d'autore con un nuovo progetto artistico improntato al jazz.

Ornella Vanoni al Pomigliano Jazz Festival con i suoi più grandi successi

Nell’incantevole cornice dell’Anfiteatro romano di Avella, venerdi sera Ornella Vanoni, accompagnata da Roberto Cipelli al pianoforte, Piero Salvatori al violoncello e Bebo Ferra alla chitarra acustica, si è esibita al Pomigliano Jazz Festival con il suo nuovo progetto artistico, "Free Soul", in cui reinterpreta in chiave jazz alcuni dei suoi grandi successi e di altri famosi musicisti.

In apertura, la pianista napoletana Armanda Desidery Trio, molto apprezzata dal pubblico, ha riscaldato l’atmosfera con il nuovo e brioso disco “La stanza dei colori”, risultato della sua passione per la musica latina, cubana e caraibica, per poi lasciare il palco all’indomabile Ornella Vanoni che, senza filtri, non si è risparmiata su aneddoti relativi alle sue canzoni e alla sua vita privata, ed in particolare alla tormentata relazione con Gino Paoli. L’elegante signora della musica italiana ha offerto al pubblico una carrellata di evergreen dal mood delicatamente nostalgico, grazie anche alla complicità del violoncello, spaziando tra brani come “Accendi una luna nel cielo” di Vinicius de Moraes, a “Just in time” del grande Frank Sinatra, a “Raindrops keep falling on my head” di Burt Bacharach, e altri grandi successi italiani come “Vedrai”, la romantica “Senza fine”, scritta per lei da Gino Paoli, o l’intramontabile “Mi sono innamorata di te”.

Non sono mancati omaggi a grandi artisti italiani, tra questi Vasco Rossi con “Ogni giorno”, Lucio Dalla con la toccante “Caruso”, e Modugno con “Tu si ‘na cosa grande”, che valse ai due artisti il primo posto al Festival di Napoli nel ’64. Con la sua impareggiabile verve, che tuttavia non nasconde il trascorrere degli anni molto ben portati, Ornella Vanoni ha concluso il concerto inscenando un simpatico siparietto con i suoi musicisti che, interrompendola durante l’esecuzione di “Pata Pata” della superba Miriam Makeba, l’hanno presa in braccio e portata dietro il palco per poi farvi subito ritorno e regalare al pubblico l’ultima chicca: “Domani è un altro giorno”, una canzone che sembra essere stata scritta proprio per lei.

 

Ornella Esposito

  Redattore

Classe '73, mi occupo di sociale e cultura praticamente da quando sono nata. Il mio pallino sono i deboli, quelli che vivono ai margini. Testa dura pi...

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