
La febbre del sabato sera, musical tratto da una delle pellicole più celebri della storia del cinema, arriva a Bologna, al Teatro EuropAuditorium sabato 4 e domenica 5 febbraio. In occasione del 40° anniversario dall'uscita del celebre film, il Teatro Nuovo di Milano produce una nuova edizione italiana del musical, diretta da Claudio Insegno, reduce dall'enorme successo di pubblico e critica di "Jersey Boys"
Film epocale, simbolo della disco music, punto di riferimento per diverse generazioni, la pellicola lanciò in tutto il mondo il mito di John Travolta nei panni di Tony Manero, un moderno James Dean, che prendendo coscienza di sè, mette in discussione la propria esistenza.
Un po' di storia
Il film, diretto da John Badham, nasce col pretesto di un'inchiesta giornalistica intitolata Tribal rites of the new saturday night (Riti tribali del nuovo sabato sera) di Nik Cohn, pubblicata nel 1976 dalla rivista New York Magazine (anni dopo, Cohn confessò di essersela inventata, ndr.): un'indagine sugli eccessi e le stravaganze della vita notturna dei nightclubber provenienti dalle comunità povere metropolitane, un popolo che ormai si muoveva alla controra per la metropoli.
Da quel testo Norman Wexler trasse ispirazione per la sceneggiatura, traducendo in immagini cinematografiche un fenomeno musicale e di costume: rinascita per molti, per qualcun altro piaga sociale e culturale.
Padre disoccupato, madre bigotta, fratello prete in crisi spirituale, Tony Manero è un "Superman" della pista, che punta il braccio al cielo, ancheggiando in attesa di esibirsi nella celebre discoteca Odyssey 2001, tra i sobborghi newyorchesi, in contrapposizione ai locali disco di Manhattan, come lo Studio 54. Il film ottenne un successo clamoroso, consacrando il suo protagonista, John Travolta, fino ad allora noto solo come interprete di una sitcom in un ruolo secondario. Nel 2010, Saturday Night Fever è entrato a far parte della National Film Registry, che lo definì "film storicamente e culturalmente significativo".

Trama
New York, anni '70. Tony Manero è un giovane di origini italiane che vive a Brooklyn, dal carattere estroverso, ma impulsivo e superficiale. Di giorno lavora come commesso in un negozio di vernici, mai nei weekend diventa un affascinante trascinatore sulla pista da ballo: ogni sabato sera cerca il suo riscatto sociale nella discoteca Odissey 2001, dove si è guadagnato il rispetto dei coetanei e l'ammirazione delle donne, grazie al suo notevole talento nel ballo. Accompagnate dalla sublime colonna sonora firmata dai Bee Gees, si snodano le sue avventure notturne fra gare di danza, le bravate con i suoi amici - con cui non perde occasione di approfittare della loro ingenua amica Annette e scatenare risse con gli odiati portoricani, la tormentata infatuazione per una donna matura, Stephanie Mangano, sua partner e confidente e vite spezzate sul Ponte di Verrazzano.
Tematiche
La storia affronta tematiche serie e problemi giovanili tuttora attuali, quali l'emigrazione, l'uso di stupefacenti nelle discoteche, il razzismo - che non risparmia i protagonisti italo-americani, marchiati con gli annosi luoghi comuni di accidia e sciatteria - e la violenza tra bande. Soprattutto è un'opera memorabile sugli emarginati della gioventù post-Vietnam, alla ricerca di una propria identità, attraverso droga, sbronze continue, risse eviolenze urbane.
Colonna sonora
Prima che uscisse Thriller di Michael Jackson, la colonna sonora composta dai celebri brani dei Bee Gees, risultava tra le più vendute di tutti i tempi, con oltre 40 milioni di copie in tutto il mondo.
La musica dei Bee Gees è speciale, unica nel suo genere: quando finisce, svanisce la magia, la sospensione, e resta il ricordo di un attimo vissuto pienamente.
La danza che l'accompagna è il simbolo della liberazione dai limiti del mondo materiale e può divenire concreta manifestazione della vita spirituale, in essa ritmo, melodia e parola si sintetizzano nel corpo umano, nell'ambito di uno spazio e di un tempo proposti da Tony Manero.
La produzione Italiana
Un jukebox musical che permette di rivivere i successi in voga nell'era della disco music, tra cui spiccano le canzoni originali dei Bee Gees come Stayin' alive, How Deep is Your Love, Night Fever e You Should Be Dancing e molte altre in voga tutt'oggi quali Symphonie No 5, More Than a Woman e l'eterna Disco Inferno. La leggendaria epoca della Disco nella New York degli anni '70 rivive grazie alle coreografie originali di Valeriano Longoni, alle celeberrime musiche eseguite dal vivo sotto la supervisione musicale di Angelo Racz e alla regia di Claudio Insegno, che ha voluto imprimere a questo nuovo allestimento un concept cinematografico.
Il cast
A scegliere Giuseppe Verzicco nel ruolo di Tony Manero è stata una commissione internazionale composta dai produttori americani e dal team creativo italiano. Accanto a lui, nel ruolo dell'affascinante Stephanie Mangano, Anna Foria, mentre Giada D'Auria interpreta l'innocente e sognante Annette; Luca Spadaro è Bobby C., il migliore amico di Tony e parte del gruppo de I Baroni, composto da Joey (Samuele Cavallo), Double J. (David Negletto) e Gus (Francesco Lappano). Le potenti voci di Gianluca Sticotti nel ruolo di DJ Monty e di Giovanna D'Angi nel ruolo di Candy faranno scatenare tutti i ballerini del mitico Odyssey 2001.
Lo spettacolo è un vero e proprio omaggio alla disco music e al glam dominante negli anni Settanta. Nelle repliche bolognesi, inoltre, sarà presente l'orchestra dal vivo diretta da Massimo Carrieri.