
Il capolavoro di Shakespeare in una lettura inedita e critica, tesa a rivelarne il nucleo piu' segreto e inquietante. Nell'esplorazione di Giuseppe Marini, la notte diventa una ''noche oscura'', una festa grottesca e folle, dove il caos e la dismisura dettano le loro regole, generando equivoci, identita' confuse, doppi mostruosi. Il ''Sogno di una notte di mezza estate'' in scena dal 9 marzo al 4 aprile al Teatro della Cometa di Roma, rappresenta quindi una dolorosa prova collettiva che rischia di inghiottire tutti i personaggi nel loro tragico destino, evitato solo dal loro appartenere ad una commedia romantica dove pero' il vero amore, a ben guardare, non esiste: e' solo una forma illusoria di quel caleidoscopio di variazioni combinatorie di un etereo nulla che e' il ''Sogno di una notte di mezza estate''.