
Che cosa predicherebbe oggi Gesù? Chi sarebbero i suoi apostoli?
A queste domande cerca di rispondere il regista svizzero Milo Rau con il suo ultimo lavoro Il Nuovo Vangelo, un progetto del Consorzio Teatri Uniti di Basilicata e della Fondazione Matera-Basilicata 2019, in partenariato con Teatro di Roma Teatro Nazionale.
L’autore parte alle radici del Vangelo per metterne in scena uno nuovo con un cast di rifugiati e contadini. Un manifesto attuale di solidarietà con i più poveri.
Qui TUTTI GLI SPETTACOLI in scena a Roma.

La Passione dei profughi e dei disoccupati
Sensibile alle contraddizioni dell’economia globale, Rau vuole raccontare la ‘Passione dei profughi e dei disoccupati’ e per farlo rimette in scena le vicende dell’uomo più rivoluzionario di tutti i tempi. Il viaggio del ‘Gesù dei profughi’ parte da Matera, in una Italia ai confini del mondo dove i rifugiati lavorano come braccianti e dove i piccoli agricoltori sono schiacciati dal peso delle grandi produzioni.
A metà strada tra sperimentazione e ricerca storica, Rau offre un documentario utopico che unisce riprese cinematografiche alle rappresentazioni dal vivo. Di chiara ispirazione pasoliniana e gibsoniana per la scelta delle location e per il grande impatto visivo, mescola scene storicizzate a un realismo politico per rinnovare il messaggio di uguaglianza.

Il nuovo Vangelo e la Rivolta della Dignità
Tre sono gli atti di questo progetto. Durante il primo, dal 28 settembre a Matera, Gesù, interpretato dall'attivista politico Yvan Sagnet, si reca nei ghetti e nei campi del sud Italia per trovare i ‘discepoli’ e guidare insieme il movimento della “Rivolta della Dignità”.
Durante la raccolta dei seguaci tutto viene ripreso con una narrazione parallela tra making-of e racconto biblico fino ad arrivare allo spettacolo vero e proprio, a partire dal 5 ottobre, sempre a Matera con una performance pubblica che mostra l’entrata a Gerusalemme. Qui Gesù verrà torturato, crocifisso e infine resusciterà davanti agli occhi dei turisti in visita alla Capitale Europea della Cultura 2019.

Il gran finale avverrà il 10 ottobre a Roma, capitale del cristianesimo moderno e, secondo Rau, capitale di uno dei governi europei più ostili verso migranti e minoranze. Gesù e i discepoli cercheranno di incontrare Papa Francesco per mettere a confronto il ‘vecchio’ e il ‘nuovo’ messaggio di salvezza.
Infine, in un’assemblea politica presso il Teatro Argentina di Roma, si avrà modo di osservare e discutere tutte le fasi del progetto, focalizzandosi su tematiche attuali come immigrazione e sfruttamento.
Qui TUTTI GLI SPETTACOLI in scena in Italia.