Teatro

L’arte della gioia, un reading teatrale al Franco Parenti di Milano

In scena fino al 12 maggio a Milano la produzione ATIR che porta in scena il celebre romanzo di Goliarda Sapienza, un cult delle letture estive sempre attuale.

L’arte della gioia
L’arte della gioia © Serena Serrani

C’è tempo fino al 12 maggio per ascoltare, nella sala AcomeA del Teatro Franco Parenti di Milano la storia di Modesta, protagonista del romanzo di Goliarda Sapienza, “L’arte della gioia”. Un reading con Sandra Zoccolan, accompagnata dalla fisarmonica di Guido Baldoni, che porta in scena un libro che diede scandalo, un romanzo politico, di formazione ed erotico che, come la sua protagonista, sconvolge e travolge.

Storia di una donna e di autodeterminazione

“L’arte della gioia” racconta di Modesta, nata nel 1900 da una famiglia poverissima in Sicilia, e che attraverso la volontà di essere felice, affronta la vita senza soccombere ai pregiudizi dell’epoca, passando dal convento all’aristocrazia, attraverso esplosioni ed esperienze di vitalità, erotismo, intelligenza e dolore.
Definita dal programma di sala “un personaggio amorale, alla ricerca appassionata e sensuale dell’autocoscienza e dell’autodeterminazione”, Modesta è un personaggio estremamente attuale che sfida il patriarcato e l’oppressiva epoca fascista.
In questa avventura lunga una vita Modesta incontra uomini e donne che seduce, che ama, ai quali trasmette la propria tipica volontà critica: “C’è un limite preciso nell’aiutare gli altri. Oltre quel limite, a molti invisibile, non c’è che la volontà di imporre il proprio modo di essere”.


“L’amore è un’arte”, come un reading teatrale

Ma come portare un romanzo così travolgente in scena, e scegliere quali brani leggere? “Non è stato facile scegliere i brani da proporre… Più volte ho dovuto rinunciare con grande dispiacere a pagine bellissime e significative, o a tematiche quali il rapporto con i figli o con la politica. Alla fine è rimasto il filone erotico e sensuale e gli incontri sentimentali che Modesta ha vissuto, espressione trasparente del suo approccio alla vita”, spiega l’interprete.
È ancora Sandra Zoccolan che ci dà un punto di vista sul romanzo, mostrando quanto sia vicino all’arte teatrale: “Nel leggere il romanzo ho respirato la libertà come atto artistico, come pratica quotidiana creativa dell’ascolto di sé e dei propri desideri. Tutto è finalizzato alla passione di confrontarsi con gli altri e così ampliare il proprio orizzonte”.

Greta Pieropan

  Redattore

Laureata in "Storia del Teatro e della Performance Contemporanei" (e precedentemente in "Teoria e Tecniche del Giornalismo" con una tesi sul futuro de...

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