
Dal 10 settembre al 10 ottobre torna al Teatro Alla Scala l’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani nell'allestimento con la regia di Grischa Asagaroff e le scene e i costumi di Tullio Pericoli. Protagonista nel ruolo di Adina è il soprano Rosa Feola, applauditissima Norina nel Don Pasquale scaligero nella scorsa stagione.
Al Teatro Alla Scala di Milano.
Per INFO, DATE e BIGLIETTI: Elisir d'amore

Nel ruolo di Nemorino si alterneranno i tenori René Barbera e Vittorio Grigolo, quest’ultimo famoso sia per il suo talento musicale che per la partecipazione alla trasmissione televisiva Amici, mentre i ruoli di Belcore e Dulcamara saranno sostenuti rispettivamente dal giovane baritono Massimo Cavalletti e da Ambrogio Maestri, di recente protagonista del Gianni Schicchi diretto da Woody Allen. Sul podio il Maestro Michele Gamba.
Tra comicità e malinconia
Donizetti, in quest’opera, fa un passo avanti rispetto ai canoni tradizionali dell’opera buffa, bilanciando l’elemento comico con un sentimento di malinconia penetrante. E la risoluzione del conflitto non è affidata, come nella tradizione comica, all’inganno o a una combinazione fortuita di eventi: bensì a un fattore ben più umano, cioè al riconoscimento, da parte di Adina, del valore, dell’onestà e della costanza di Nemorino.

Ai meccanismi tradizionali L’elisir d’amore sostituisce, grazie all’immissione dell’elemento sentimentale e all’umanizzazione dei personaggi, una personale rielaborazione dello stile comico. Un’impostazione del genere richiede caratteri perfettamente coerenti e tipologie melodiche che ne evidenzino i tratti personali. Se Belcore, il soldato sbruffone e Dulcamara, il ciarlatano dalla faccia tosta, sono personaggi tradizionali del teatro comico, Adina e Nemorino mostrano tratti di ben altra modernità.
La costruzione dei personaggi
La geometria, le relazioni fra i personaggi sono chiarite da un raffinato lavoro sia musicale che del testo. Adina e Nemorino, provenienti dal mondo contadino, parlano evidentemente la stessa lingua, ma la ragazza detiene una maggiore “civilizzazione”, e per questo il suo canto è spesso più artefatto, più ornato; ha insomma elementi caratteriali che la accostano alle eroine alte, nobili. Nemorino è pura melodia sorgiva, ingenua. Belcore si esaurisce invece nel convenzionale ruolo comico, che rimonta alla figura del miles.

Se Adina è portatrice attiva del tema dell’ironia, Belcore è oggetto passivo dell’ironia dei due autori, che gli attribuiscono un registro (verbale e melodico) eccessivo, spesso fuori luogo. Dulcamara invece incarna il carattere tradizionale del buffo, che non costituisce oggetto di ironia da parte degli autori, ma è egli stesso portatore attivo dello sguardo ironico, che gli permette di dominare il mondo.
Al Teatro Alla Scala di Milano.
Per INFO, DATE e BIGLIETTI: Elisir d'amore
Qui TUTTI GLI SPETTACOLI in scena a Milano.