Lirica

Musica in libreria: arriva sugli scaffali un ampio studio monografico su Umberto Giordano

Finalmente disponibile grazie ad Agostino Ruscillo e all'editore EDT una seria e completa pubblicazione dedicata al grande compositore foggiano

La copertina del libro e Agostino Ruscillo (autore)
La copertina del libro e Agostino Ruscillo (autore)

L'aspettavamo da molto tempo, un saggio approfondito ed esteso come Umberto Giordano. L'uomo e la musica - appena mandato in libreria da EDT, e redatto con grande competenza e passione da Agostino Ruscillo

Se ne sentiva la mancanza, poiché se altri autori della cosiddetta 'Giovane Scuola' - Cilea, Leoncavallo, Mascagni, Catalani, Smareglia (Puccini fa caso a sé) - sono stati oggetto in questi ultimi anni delle dovute attenzioni musicologiche, al grande compositore foggiano invece nessuno più aveva pensato in profondità, dopo che Amintore Galli aveva pubblicato nel 1915 un primissimo studio (U.G. nella vita e nell'arte), e dopo che Daniele Cellamare gli aveva rivolto nel 1949 un'articolata biografia, stesa con la collaborazione dello stesso Giordano, poi rivista e ristampata nel 1967. 

Una lacuna assolutamente deplorevole, senza dubbio. Anche perché in tempi più vicini a noi né alcuni atti di convegni a lui dedicati in passato (pubblicazioni eterogenee nel palinsesto, e di difficile accesso), né la corposa raccolta di interventi Ultimi splendori. Cilea, Giordano, Alfano uscita nel 2000 a cura di J. Streicher, erano in grado di consegnare una completa immagine del grande compositore pugliese.

Andrea Chénier (Teatro Comunale di Modena, 2019)

Finalmente un'indagine completa su un musicista di valore

Agostino Ruscillo è musicologo, docente di conservatorio e direttore di coro. Foggiano al pari di Giordano, gli ha dedicato una giovanile tesi di laurea ed in seguito numerosi studi. Parte di quel materiale, organizzato ed oltremodo arricchito, è ora confluito in questa ampia ed organica monografia, esito finale di un lungo e complesso cammino di ricerche. E' così che può mettere in campo una grande dovizia di dati biografici, artistici, documentali, che ben inquadrano e descrivono la personalità del compositore pugliese. Nei cui confronti, negli ultimi anni, pare si sia ridestato un certo interesse.

Fedora (Teatro San Carlo di Napoli, 2016)


Inserendo opportuni esempi musicali, e procedendo con sottili analisi musicologiche, Ruscillo trova il necessario spazio per ogni suo lavoro lirico: dagli esordi di Mala vita e di Regina Diaz, al successo incontrastato di Andrea Chénier, Fedora, Siberia, Madame Sans-Gêne; passando per Marcella, Il mese mariano, Giove a Pompei, sino a giungere al crepuscolo della sua ispirazione con La cena delle beffe ed Il Re. 

Anche la restante sua produzione musicale, sebbene meno rilevante, passa sotto il suo vaglio: è quella che vede piéces pianistiche, musica da camera, composizioni sinfonico-corali (come il tonitruante Inno del Decennale), romanze e canzoni da salotto, nonché musiche da balletto, di scena, per film. 

Siberia  (Teatro Comunale di Firenze, 2021)

Un approfondito e vivido ritratto d'insieme

Quello che si apprezza subito, è che tale percorso biografico ed artistico, minuziosamente descritto, viene calato nella storia politica e culturale italiana, sin dagli anni dell'Italia umbertina e dell'età giolittiana, coincidenti con la giovinezza e la maturità di Giordano. Assai interessanti sono in questo senso i due capitoli dedicati al successivo rapporto con il Fascismo, analizzato anche attraverso i suoi diari personali, preziosa fonte solo recentemente pubblicata e messa a disposizione degli studiosi. Perché Mussolini, inserendolo nel 1929 fra i membri della neonata Accademia d'Italia, fece di lui un proprio musicista di rappresentanza del movimento fascista.

La cena delle beffe (Teatro alla Scala, 2016)


Nell'Accademia ed in altri impegni pubblici cui venne chiamato Giordano, al pari di un zelante funzionario, spese generosamente le proprie energie, dimostrando nel contempo - giusto dirlo - un comportamento retto e poco incline ai compromessi. In contraccambio, nondimeno, durante il Ventennio egli beneficò largamente – al pari di Mascagni, altro accademico eccellente – di prebende, onori e di un cospicuo sostegno artistico.

Pregio non secondario di questo volume, è l'adottare una struttura chiara ed un procedere fluido, che facilita il lettore; il quale, pur nel caso non fosse in grado di interpretare gli esempi musicali e certi dettagli tecnici, non si sentirà per questo in difficoltà. Unica menda, l'assoluta mancanza di qualsivoglia illustrazione.

Gilberto Mion

  Redattore

Studi ad indirizzo classico. Già collaboratore del quotidiano Il Gazzettino, della rivista Pagine Venete e di altre testate regionali, ha&n...

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