
Era una grande tradizione nata a metà Ottocento e proseguita fino agli anni Sessanta del secolo scorso, e sabato 19 maggio dalle ore 19.00 torna al Teatro Sociale di Como: il Gran Ballo per l’apertura della stagione.
La Compagnia Nazionale di Danza Storica, diretta da Nino Graziano Luca, infatti, ricreerà appositamente per la città l’evento “Gran Ballo dell'800”, che da molti anni viene ospitato in Italia e all’estro all'interno di Teatri, Castelli, Palazzi, Ambasciate.
Musiche e danze di altri tempi…
Il Gran Ballo dell'800 sul Lago di Como vedrà impegnati ballerini provenienti da molte città italiane e da alcune capitali europee, in frac e crinolina, che eseguiranno Valzer, Quadriglie, Contraddanze, Mazurche tratte dai manuali dei più celebri maestri del XIX secolo e dai più incantevoli film in costume. Importante, quindi, anche il repertorio musicale: da Rossini a Strauss, da Verdi a Ziehrer, da Bellini a Puccini.
Il programma prevede, alle 18.30, l’ingresso dei 150 ballerini della compagnia, che apriranno le danze con un repertorio risalente al 1813 (anno di nascita del teatro), e che poi inviteranno il pubblico a danzare.
L'evento, infatti, è promosso con finalità di fundraising: il ricavato verrà destinato ai lavori di ristrutturazione in atto al Teatro Sociale; e per chiudere in bellezza, il 20 maggio in programma uno shooting fotografico e un'estemporanea d'arte nei luoghi simbolo della città con i “partecipanti in costume dell'800” che si presteranno nel ruolo di modelle e modelli per pittori e fotografi, che si concluderà a pranzo con un “Dejuner sur l'herbe”.
"Gran Ballo dell'800"
Filologia e tradizione
È dalle ricerche del direttore della compagnia, il Maestro Nino Graziano Luca, che prende forma il Gran Ballo dell’800: una serata da favola sul Lago di Como: è lui, infatti, a plasmare le indicazioni tratte dai testi dell'epoca in eventi del bello, facendole diventare patrimonio collettivo ed accessibile a tutti. Dai manuali del Poletti e del Folega (rispettivamente del 1867 e 68), a quello del Verri (del 1891), fino ai manuali europei, come quelli di Playford e Boulenger, le fonti sono numerosissime e si traducono in uno spettacolo quasi cinematografico. Anche i costumi completano lo spettacolo: alcuni originali, altri realizzati da sartorie artigianali (che si basano su quadri ottocenteschi, illustrazioni d'antan, romanzi o ancora dai figurini pubblicati nelle riviste specializzate del tempo).
Nino Graziano Luca coltiva la passione per le danze storiche collaborando con numerose Università ed Associazioni Europee alla ricerca ed al recupero delle coreografie originali pubblicate dai Maestri di Ballo nei Manuali dell'epoca. Fondando la Compagnia Nazionale di Danza Storica, ha dato vita ad un Corpo di Ballo composto da danzatori professionisti e ad un gruppo di circa 500 appassionati di tutte. Al momento il repertorio supera le 300 coreografie, e gli eventi contano anche il Gran Ballo del Bicentenario del Congresso di Vienna a Schonbrunn, il Gran Ballo di Sissi al Palazzo Brancaccio di Roma, il Gran Ballo del Regno delle Due Sicilie alla Reggia di Caserta.