
E' con uno spettacolo teatrale in prima assoluta che mercoledì 1 settembre 2021 si inaugurerà la 43esima edizione di Incontri Asolani, Festival Internazionale di Musica da Camera ospitato dalla “Città dai cento orizzonti”.
Rassegna ben nota e di notevole livello artistico, che da 43 anni ad ogni settembre fa la sua apparizione nello scenario di Asolo. Un antico borgo che domina dall'alto la pianura veneta, mantenendo intatto il suo aspetto senza tempo, e che ha ispirato con la sua riservata bellezza pittori, scrittori e musicisti.

Un viaggio insolito nell'Inferno di Dante
L’inaugurazione della rassegna avrà luogo il primo settembre al Teatro Duse, situato all'interno del Castello della Regina Cornaro, con una performance visionaria e multimediale che si inserisce nel filone delle celebrazioni dedicate a Dante Alighieri, a sette secoli dalla morte.
Basata sulla drammaturgia di Vincenzo De Vivo e sulle musiche originali di Nicola Fazzini e Alessandro Fedrigo, StraborDante, viaggio musicale in nove tappe nell’inferno di Dante individua nove momenti del mistico viaggio di Dante attraverso altrettanti frammenti della Divina Commedia: il celebrato poema dantesco assume così per noi una veste contemporanea, dando vita ad un’opera in bilico tra jazz, rock e noise, con l’XY Quartet, la voce/strumento di John De Leo, l’elaborazione elettronica di Franco Naddei, e le immagini in multivisione di Francesco Lopergolo.

Tutti gli altri successivi eventi degli Incontri Asolani troveranno invece la loro sede, come di consueto, nell'aula della Chiesa di San Gottardo, piccolo gioiello di architettura quattrocentesca dove si fondono arte e spiritualità. Una location dal carattere intimo, con gli artisti a pochi passi dal pubblico che alla fine del concerto può anche intrattenersi con loro.
Dal '700 di Boccherini al '900 di Martinů
La rassegna asolana proseguirà con un concerto intitolato In Memoria, con Nurit Stark e Liza Ferschtman (violini), Gareth Lubbe (viola), Zlatomir Fung, Jakob Koranyi e Giovanni Gnocchi (violoncelli), insieme ai Violoncelli di Rovigo Cello City, il festival settembrino concepito nel 2014 da Luigi Puxxeddu, e di cui Gnocchi è direttore artistico. Li vedremo impegnati in un variegato programma che prevede pagine di L. Boccherini, C. A. Piatti, D. Popper, R. Strauss, A. Arensky, B. Martinů (3/9).

Si prosegue il 6/9 con un recital avente come protagonista il vincitore del Concorso Pianistico “Ferruccio Busoni” - prestigiosa manifestazione internazionale che si chiuderà a Bolzano qualche giorno prima - mentre l’8/9 è in calendario un concerto dedicato alle Sonate a cembalo concertato e violino solo BWV 1014-1019 di J. S. Bach: sul palco Mario Brunello che le eseguirà al violoncello piccolo, Roberto Loreggian al cembalo, Francesco Galligioni alla viola da gamba e al violoncello.

Gli ultimi appuntamenti prevedono la presenza del Quartetto di Cremona, con pagine di Verdi e Saint-Saëns, il 10/9; il trio formato dal violinista Sergej Krilov, dal clarinettista Alessandro Carbonare e dalla pianista Gloria Campaner, impegnati nella suite L’histoire du soldat di Igor Stravinskij ed in brani di M. Ravel, D. Milhaud, G. Gershwin, B. Kovács e R. Kuttenberger, il 14/9; infine, a concludere la programmazione venerdì 17/9, il concerto finale vedrà i giovani componenti del Trio Chagall ed il violista Bruno Giuranna alle prese con il Trio op. 8 di J. Brahms e il Quartetto op. 13 di R. Strauss.